TAMO è un importante percorso espositivo, suddiviso in sei sezioni tematiche, che si dipana lungo la storia del mosaico ravennate dal I al XII secolo.
Quello proposto da TAMO vuole essere un viaggio immersivo nel mosaico, nel quale lo splendore dei reperti antichi si fonde con la tecnologia grazie a video touch screen, proiezioni, postazioni informatiche.
La prima sezione, Pavimenta, è una mostra didattica progettata e realizzata dalla Scuola bottega del mosaico di Ravenna e espone copie di pavimenti antichi e altre decorazioni musive.
La seconda sezione, Ecclesia Palatium, mostra, tra gli altri, alcuni mosaici con scene di circo provenienti dal Palazzo di Ravenna, prima residenza imperiale di Onorio, poi di Teoderico e infine degli Esarchi, e il pavimento musivo proveniente del secondo sacello della chiesa di San Severo a Classe.
Nella sezione Domus Palatium si trovano i pavimenti musivi dell’antica Faventia (Faenza), provenienti dalla domus augustea di via Pasolini e dalla residenza del V secolo rinvenuta in via Dogana. Qui sono esposti anche i mosaici provenienti dal sito archeologico della Domus dei Tappeti di Pietra.
Nel presbiterio e nell’abside della chiesa di San Nicolò si trova la sezione Aurum che ospita i materiali per il mosaico prodotti dalla storica Bottega veneziana di Angelo Orsoni e l’opera contemporanea del mosaicista ravennate Paolo Racagni.
La sesta e ultima sezione, Panorama, collocata nel soppalco, permette di ripercorrere in maniera realistica l’avventura del mosaico di tutto il bacino del Mediterraneo grazie a un tavolo interattivo e ai video proiettati su schermo.
Dal 2012 TAMO ospita anche la mostra permanente Tra Inferno e Paradiso. Si tratta di 21 mosaici che riproducono le opere commissionate nel 1965 dal Comune di Ravenna a grandi artisti italiani - Cantatore, Sassu, Ruffini, Purificato - per celebrare il VII centenario della nascita di Dante.
Le opere, realizzate su cartone furono eseguite da artisti e artigiani del mosaico ravennati, quali Libera Musiani, Giuseppe Salietti, Santo Spartà, Sergio Cicognani e Renato Signorini.