Il Mausoleo fu voluto dallo stesso Teoderico, re dei goti, che lo fece erigere nel 520, su un’area a nord-est della città di Ravenna già adibita a cimitero dei goti.
L’edificio è interamente costruito con grandi blocchi di pietra d’Istria, ha una forma decagonale e si erge su due piani. Il Mausoleo è sormontato da una grande cupola monolitica con dodici anse che le danno l’aspetto di una corona. Sulle anse, in epoca medievale, sono stati incisi i nomi di otto Apostoli e dei quattro Evangelisti. Alla base della cupola corre un pregevole fregio detto “a tenaglia”. Il monolite pesa tra le 230 e le 270 tonnellate e ha un diametro di quasi 11 metri. Le ipotesi per spiegare in che modo possa essere stato trasportato e collocato sono svariate e ancora oggi gli studiosi sono discordi.
La parte inferiore del Mausoleo è scandita da dieci nicchie, da una di esse si accede all’interno. Il piano superiore, leggermente più stretto, ha una forma cilindrica ed è circondato da un deambulatorio esterno. Vi si accede da una scala esterna costruita nel 1927.
Il vano posto al piano inferiore, illuminato da sei piccole finestre, ha la forma di una croce. Era probabilmente destinato a fungere da cappella per le liturgie funebri o a ospitare i sarcofagi dei familiari di Teoderico. Al piano superiore, il cui interno è di forma circolare, è collocata una vasca di porfido che presumibilmente accolse le spoglie di Teodorico fino all'editto di Giustiniano del 561, quando il Mausoleo fu trasformato in oratorio e consacrato al culto ortodosso. L’interno della cupola è decorato al centro con una croce gemmata. Nella cupola s’intravede una profonda fenditura - causata probabilmente dai difficili lavori di messa in opera del monolite - che una leggenda popolare attribuisce a un fulmine scagliato contro Teoderico come punizione divina.