I Traversari furono tra le più importanti famiglie di Ravenna. Il loro nome deriva forse dalla contea di Traversara, uno dei beni che amministravano per conto della chiesa ravennate. Il loro potere in città si consolidò tra la metà del XII secolo e i primi decenni del XIII, grazie a sapienti politiche matrimoniali e a una sottile ma netta politica filoimperiale. Furono scacciati da Ravenna nel 1240 a opera di Federico II.
Al centro della città si trova quella che è comunemente chiamata Casa Traversari, anche se è incerto che appartenesse alla famiglia. Il palazzo sembra essere stato edificato in epoca successiva alla cacciata dei Traversari da Ravenna ed è accreditato che la dimora duecentesca della famiglia si trovasse sulla riva del Padenna, in un complesso di edifici distribuiti attorno a una corte.
La compatta facciata è traforata nella piano superiore con sei bifore, le linee di mattoni più recenti e la fattura dell’ingresso mostrano anche a occhio nudo gli interventi di ricostruzione Otto/Novecenteschi.
La Casa fu acquistata nel 1916 dal Ministero dell'Istruzione. Nel 1921, in occasione del VI Centenario Dantesco, il Ministero stanziò i fondi necessari al suo restauro. Pare risalga a questo periodo la divisione interna in tre ampi vani. Nel 1963 è diventata sede del primo istituto universitario di Ravenna, quello di Antichità ravennati e bizantine.